martedì 24 luglio 2007

Andare più piano

A Napoli la chiamano “controra”. In Sicilia non ha nome, ma ha prodotto le “stanze dello scirocco”, che nelle ville dei nobili, su tutte quelle di Bagheria, servivano per trovare riposo e frescura quando il vento spirava forte da Sudest. Si tratta di un rito tutto meridionale (il produttivo Nord preferisce consumare corrente elettrica e condizionatori) che prescrive di vivere le ore cruciali tra le 14 e le 17, “nel filo del giorno” per dirla alla calabrese, come se fosse un’ora di notte. Tutti a letto, rigorosamente in mutande e comunque senza vestiti, con le serrande abbassate e le persiane chiuse, complici e allusive.
Chi passa fuori e guarda le veneziane abbassate può sognare,
se il sole non gli è ancora entrato in testa, frescure di donne con pizzi e merletti rigorosamente neri, tante Maria Grazia Cucinotta che aspettano una carezza.


Dentro chissà: i palazzi chiudono un occhio e aspettano che il caldo passi mentre fuori la cicala canta con rabbia prima di schiattare. Lontano un treno fischia stanco il suo passaggio. Nuvole? Nemmeno a pagare. Caldo e basta. Secco, duro, tagliente. Una cappa grigia di afa sulla terra arsa. E tu dentro casa, con la tua controra. Mentre ti giri e cerchi di digerire quello che hai mangiato. I calabresi, saggi, dicono che “il letto è una rosa: chi non dorme si riposa”. Ma tu che ti sei ingozzato a mezzogiorno, hai voglia a levarti le lenzuola e sperare che il tempo passi mentre le pale del ventilatore girano lente!


Fa caldo, cari amici. E l’85% degli italiani preferirebbe vivere con più lentezza per avere un’ora almeno, ogni giorno, dedicata al passeggio. Il semplice, tranquillo, svagante e fresco passeggio cazzeggiante sotto gli alberi in un bel parco, zanzare permettendo. Un fresco per nulla artificiale ed una siesta da istituire per legge, come in Ungheria dove stanno addirittura proponendo un referendum. Farebbe bene a tanti, un bel po’ di controra. A cominciare dai politici: anzi, signor presidente della Repubblica, perché lei – che è napoletano, oltre che Napolitano – non inizia a dare l’esempio? Deputati e senatori sicuramente la seguirebbero. E lei potrebbe stare più vicino alla sua Clio, che si sta rimettendo dall’incidente contro una Panda (signora, auguri). Sperando che Dolce e Gabbana, con la loro megavilla eoliana, non rompano troppo le scatole.

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