Ho letto del progetto di una coppia di architetti spagnoli, impegnati nella ricerca di finanziamenti per la costruzione della Torre Bionica, forse la si farà a Shangai, alta 10 Pirelloni impilati uno sull’altro, 4 Torri Eiffel, 3 Taipei 101.
Una costruzione di 1228 metri, 300 piani, 100mila potenziali cittadini.In questa “Torre di Babele” i condomini avranno poca possibilità di incontrarsi nei 386 ascensori disponibili, dicono i progettisti.
Parallelamente noto degli innumerevoli supermercati di cui si sta dotando Pavia, in questo deserto dei sentimenti e della socialità.
Ora, mi chiedo, ma che cavolo di modello sociale abbiamo in mente e vogliamo promuovere??
In queste cattedrali dell’illusione (come venivano definiti i supermercati da Frei Betto), dove tutto sembra a portata di mano e a disposizione di tutti, dove i rapporti umani vengono sintetizzati in un carrello sghembo spinto con fatica o nel silenzio devastante di un ascensore che si sposta, che idea passa di condivisione e di socialità, gravi pecche del mondo moderno sempre più individualista e cinico?
Dov’è è finito il rapporto umano con il commerciante che sapeva consigliare la nonna e nel mentre regalava una caramella al nipotino?
In questi giorni mi sposto in bus, causa pioggia, e ho notato, tra le varie peripezie di un traffico sempre più “aggressivo” e ingombrante, la voglia e il desiderio delle persone di stringere rapporti personali, di conoscersi e perché no, di farsi partecipi delle disavventure altrui.
Chi ha un parente malato, chi preoccupato della sorte lavorativa dei figli, chi stressato dal lavoro, ma tutti legati da un denominatore comune: la necessità di fare comunità.
Questa è la società, questa è vita!
Mi diranno che servono posti di lavoro, mi diranno che l’ICI introitato serve perché con le tasse si pagano i servizi, mi diranno che sono un utopico sognatore, ma permettetemi, non mi arrenderò mai ad un idea di città individualista, fredda, e come diceva il buon Stefano Benni :” Ma ha trovato il coraggio di alzare la matita come una spada, di amare il proprio respiro, di camminare a occhi aperti, conscio, almeno stavolta, di aver imparato qualcosa.” Sì….viva le gente!
Una costruzione di 1228 metri, 300 piani, 100mila potenziali cittadini.In questa “Torre di Babele” i condomini avranno poca possibilità di incontrarsi nei 386 ascensori disponibili, dicono i progettisti.
Parallelamente noto degli innumerevoli supermercati di cui si sta dotando Pavia, in questo deserto dei sentimenti e della socialità.
Ora, mi chiedo, ma che cavolo di modello sociale abbiamo in mente e vogliamo promuovere??
In queste cattedrali dell’illusione (come venivano definiti i supermercati da Frei Betto), dove tutto sembra a portata di mano e a disposizione di tutti, dove i rapporti umani vengono sintetizzati in un carrello sghembo spinto con fatica o nel silenzio devastante di un ascensore che si sposta, che idea passa di condivisione e di socialità, gravi pecche del mondo moderno sempre più individualista e cinico?
Dov’è è finito il rapporto umano con il commerciante che sapeva consigliare la nonna e nel mentre regalava una caramella al nipotino?
In questi giorni mi sposto in bus, causa pioggia, e ho notato, tra le varie peripezie di un traffico sempre più “aggressivo” e ingombrante, la voglia e il desiderio delle persone di stringere rapporti personali, di conoscersi e perché no, di farsi partecipi delle disavventure altrui.
Chi ha un parente malato, chi preoccupato della sorte lavorativa dei figli, chi stressato dal lavoro, ma tutti legati da un denominatore comune: la necessità di fare comunità.
Questa è la società, questa è vita!
Mi diranno che servono posti di lavoro, mi diranno che l’ICI introitato serve perché con le tasse si pagano i servizi, mi diranno che sono un utopico sognatore, ma permettetemi, non mi arrenderò mai ad un idea di città individualista, fredda, e come diceva il buon Stefano Benni :” Ma ha trovato il coraggio di alzare la matita come una spada, di amare il proprio respiro, di camminare a occhi aperti, conscio, almeno stavolta, di aver imparato qualcosa.” Sì….viva le gente!