domenica 30 settembre 2007

«Ti rubano il computer e sei finito» - L'ultimo furto a Francis Ford Coppola: persi 15 anni di lavoro

«Il signor Coppola è molto triste. La sola cosa che chiede è la restituzione del suo computer, che è per lui essenziale». Giovedì scorso, dopo un furto nella casa argentina del regista, la sua assistente ha passato il messaggio alle televisioni locali. Come un disperato sos. E lo è. Nella memoria del pc portatile Coppola aveva registrato (e non salvato) quindici anni di lavoro, compreso il materiale per il suo prossimo film, «Tetro», inizio riprese previsto per febbraio. Ma adesso i programmi di Francis Ford Coppola sono azzerati, sospesi. Perché una memoria digitale può raccogliere una vita intera, una vita creativa, o di affetti. E «se la perdi ti senti finito», dicono gli inconsolabili che ci sono passati. A quelle memorie affidiamo anni di lavoro, documenti, corrispondenze, appunti, fotografie del cuore che una volta al massimo rischiavano di ingiallire sui vecchi album di famiglia. Certo che bastano semplici e veloci operazioni per duplicare le memorie. Basta fare un «backup» dei dati, basta copiarli. Ma poi c'è l'errore umano. «Ho perso anche il backup», «non trovo la chiavetta», «avevo tutto nella stessa valigia». Inutile infierire. Coppola è triste. E i suoi compagni di sventura non sono ottimisti sui tempi di ripresa. «È uno choc, io non ho ancora recuperato del tutto. Nel pc avevo milioni di ore di lavoro, e pezzi della mia vita, tutte le foto di mia figlia dalla nascita alla prima comunione — racconta Roberto Andreoni, compositore —. È una ferita difficile da rimarginare. A me è successo due volte. Prima un furto in casa: e col portatile se ne è andata l'opera che stavo scrivendo, un danno incalcolabile. Poi un furto in auto, questa volta nel pc avevo il mio lavoro per una mostra multimediale, mesi di lavoro, avevo fatto il backup ma era nella stessa borsa. Avevo evitato gli autogrill per paura dei furti e avevo bevuto un caffè veloce in un bar curando l'auto dalla vetrata, non mi sono accorto di nulla. Tutto perso. Ho offerto duemila euro a chi mi restituiva quel dischetto. Inutile». Sotto choc è stato a lungo Rodrigo Dias, titolare della storica libreria Croce di Roma, quarantamila titoli in 500 metri quadrati. «È successo due anni fa, ero sconvolto, andavo in giro come uno zombie. Avevo inaugurato la libreria in ottobre, in dicembre erano arrivati i ladri: via server e backup, il dischetto l'avevo lasciato sulla scrivania. C'era l'inventario, la mappa, le schede, il venduto, c'era tutto quello di cui ho ancora bisogno e che non ho più riavuto. Compresa la mia corrispondenza privata ». «È un lutto gravissimo, difficile da elaborare — sostiene il sociologo Franco Ferrarotti — soprattutto se come nel caso di Coppola va perso un lavoro creativo, perché è la perdita della sostanza della persona che si è espressa in quel lavoro. Può causare grande sofferenza e frustrazione, e coincidere con periodi di relativa sterilità artistica. Oggi siamo esposti all'ambivalenza di queste tecnologie, che da un lato ci aiutano a creare una memoria ma poi ci espongono al grave rischio di perderla ». Nel lungo elenco delle «vittime» c'è un caso in cui dati preziosi sono tornati al legittimo proprietario. È quello di Paola Bernardi Locatelli, neolaureata in Archeologia alla Statale di Milano. La sua tesi su «La figura umana nella ceramica etrusco-corinzia» l'ha dedicata al gentleman che le ha rubato il pc dall'auto. «Mancavano tre mesi alla laurea, nel pc c'era la mia tesi. Ero disperata, con il computer c'erano anche la chiavetta Usb e il cd con le copie. Stampai centinaia di volantini chiedendo la restituzione di quel materiale. Il ladro mi telefonò e mi fece avere ben quattro chiavette con le copie della tesi».

mercoledì 26 settembre 2007

NON POSSIAMO ACCETTARLO - Soldati birmani contro i monaci: uno ucciso

Continua a crescere la tensione in Birmania e secondo le ultime notizie l'attesa repressione di soldati e polizia ha fatto la prima vittima: un monaco è stato ucciso Yangon. Lo ha riferito il Segretario generale del Consiglio dell'Unione birmana a Cecilia Brighi, responsabile del Dipartimento Esteri della Cisl. «Un altro monaco sarebbe stato ferito», ha aggiunto Brighi. Le forze di sicurezza a Yangon avevano cominciato a sparare colpi d'arma di fuoco sopra le teste dei manifestanti, riuniti dinanzi la Pagoda di Sule, uno dei centri nevralgici delle proteste di questi giorni, nel cuore dell'ex capitali. Gli spari, secondo testimoni, hanno costretto la folla a fuggire. Brighi ha detto stamattina ai microfoni della trasmissione radiofonica Radio3Mondo che fonti locali le hanno raccontato che i militari hanno iniziato a sparare e vi sarebbero diversi feriti.
Da oggi accenderò una candela sul davanzale di camera mia con la scritta "La speranza è un seccatore indiscreto di cui non ci si può liberare." (Sören Kierkegaard)

giovedì 20 settembre 2007

In che stato...

Pubblico una lettera di Aldo Pecora del movimento "Ammazzateci tutti", inviate al sito Beppegrillo.it .E' stato a Casal Principe con Roberto Saviano che vive sotto scorta.
"Caro Beppe,ieri sono stato invitato in Campania, a Casal di Principe, per inaugurare l'anno scolastico assieme a Roberto Saviano alla presenza del Presidente della Camera Bertinotti. Ho scoperto che in Campania i rampolli camorristi si auto-definiscono “giovani imprenditori”. Ho scoperto pure che la camorra non esiste, che Saviano si è inventato tutto. Lo hanno detto proprio loro, i “giovani imprenditori”.A termine della manifestazione un giornalista del Tg1 mi ha avvicinato domandandomi cosa ne pensavo di questi rampolli emergenti dell'imprenditoria partenopea, al quale ho detto che se la camorra non esiste evidentemente ai “giovani imprenditori” campani che ieri contestavano Saviano non è mai stato richiesto il pagamento del pizzo o mai è stata fatta loro un'estorsione, e che pare quasi che gli unici sfigati che pagano il pizzo in Campania sono quei pochi imprenditori che si ribellano e che denunciano.Ma la tentazione era troppo forte, ed ho rilanciato chiedendo infine a Confindustria, che in Sicilia espelle chi paga il pizzo, se adesso per essere conseguenziale intenda assegnare come un premio, un attestato di merito, una medaglia a questi “giovani imprenditori” che dicono che la camorra non esiste. Che ne pensi? Hanno contestato un ragazzo che a meno di trent'anni si è fottuto la vita ed è costretto ad andare in giro con la scorta. Capito Beppe? Saviano si sarebbe inventato tutto, minacce e pure la camorra! E basta vedere le facce di chi nel comune dei “Casalesi” ha gridato queste cose in una piazza dove c'erano soprattutto, non dimentichiamolo, ragazze e ragazzi tra gli 11 ed i 16 anni, al loro primo giorno di scuola. Ma in che paese viviamo! Adesso ci manca solo che da un giorno all'altro i topi inseguano i gatti ed i ladri inseguano le guardie. Ti abbraccio.

lunedì 17 settembre 2007

Aiutiamoci!!!Da una parte Hilary dall’altra Bush.

Se da una parte la candidata alle primarie del partito democratico in vista delle elezioni presidenziali del 2008 Hillary Rodham Clinton, promette una rivoluzionaria riforma sanitaria con la quale ogni americano potrà godere dell'assicurazione sanitaria, dall’altra, il governo Bush, non esclude alcuna strada per indurre a miglior consiglio l'Iran, impegnato in un programma nucleare che ha suscitato la preoccupazione dell'Occidente.
Bernard Kouchner lancia una profezia che fa rabbrividire: "Il mondo deve prepararsi al peggio...cioè alla guerra", ha detto il ministro degli Esteri francese parlando del programma nucleare iraniano e dei tentativi dell'Occidente per indurre Teheran a più miti consigli.
No comment!!!!

venerdì 14 settembre 2007

buste paga e BUSTE PAGA

Infrastrutture Lombarde Spa, un vero affare? Quanto ci costa?
Mi ricollego al convegno organizzato presso il Parlamento europeo su iniziativa dell'On. Gottardi in data 8 maggio 2007 sul caso Infrastrutture Lombarde S.p.A. per alcune brevi considerazioni.
Ho notato che le perplessità sollevate in quella sede si sono appuntate in modo particolare sul tema della mancata garanzia di libera concorrenza, che sarebbe preclusa dal ricorso alle c.d. "società in house".
In realtà credo che il problema sia un altro, posto che la giurisprudenza - anche comunitaria - ha ritenuto legittimo il ricorso all' "in house" in materia di appalti in presenza di due requisiti: controllo analogo a quello esercitato sui propri uffici da parte dell'ente di riferimento e rapporto di esclusività tra costituente e costituito.
Queste due situazioni mi pare ricorrano nell'ambito del rapporto tra Regione Lombardia e Infrastrutture Lombarde S.p.A..
Dicevo che il problema è un altro: quale è il valore aggiunto offerto da Infrastrutture Lombarde S.p.A. nell'assumere le funzioni di Stazione appaltante per conto di Regione Lombardia e quali le ricadute in termini economici sulla collettività?
L'utilizzo dello strumento privatistico (nella fattispecie società per azioni) per il perseguimento di interessi pubblici è davvero vantaggioso?
Sarebbe interessante conoscere i dati della gestione societaria, gli emolumenti corrisposti ai dirigenti, le esternalizzazioni (consulenze in primis), i risultati raggiunti rispetto agli obiettivi attesi, ecc..
Sono rimasto davvero sorpreso dalla notizia, riportata all'interno di un'interrogazione parlamentare redatta da alcuni senatori dell'Unione in data 16 maggio 2007 sul tema dell'autostrada Bre.Be.Mi., secondo la quale il Direttore Generale di Infrastrutture Lombarde S.p.A. percepisce per tale attività uno stipendio annuo pari a 580.000 euro (cui va aggiunto quanto percepito dallo stesso per l'incarico di Amministratore Delegato di Concessioni Autostradali Lombarde).
I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono gestite le pubbliche finanze in una società per azioni a capitale interamente pubblico: con i soldi di tutti non si scherza!!!!!!
E Sviluppo Italia insegna.....

martedì 11 settembre 2007

TEST UNIVERSITARI, FINO A 30.000 EURO PER SUPERARLI - e poi dicono della politica

Atenei nella bufera. Si sta allargando il filone delle inchieste per presunte irregolarità nelle prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso. Sono quattro finora le università nell'occhio del ciclone (tutte per l'accesso a Medicina) ma non è escluso che altre se ne aggiungano nelle prossime ore. Dopo il caso di Catanzaro, dove la scorsa settimana è stata denunciata un'impropria apertura dei plichi dei test per l'ammissione al corso di Medicina, oggi ha avuto un' accelerazione l'indagine avviata un anno fa nelle Università di Bari, Chieti e Ancona.

parliamo di trasparenza in politica ma non è che nella società sia meglio..cambiamo questa Italia, cambiamola per noi e per i nostri figli..


ognuno adesso sa che "Che" Guevara è morto,

forse non tornerà,

ma voi reazionari tremate,

non sono finite le rivoluzioni e voi,

a decine, che usate parole diverse, le stesse prigioni,

da qualche parte un giorno,

dove non si saprà,

dove non l'aspettate,

il "Che" ritornerà,

da qualche parte un giorno, dove non si saprà, dove non l'aspettate,

il "Che" ritornerà !

venerdì 7 settembre 2007

lunedì 3 settembre 2007

Calabresi, un delitto annunciato


http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=omnibusestate&video=3357



È, innanzitutto, la umanissima e commovente storia di una famiglia.


Mario aveva due anni, quando il papà gli fu portato via. Suo fratello Paolo ne aveva uno. Luigi era ancora in grembo alla mamma, che lo sentì sussultare, quasi di rabbia, quando un sacerdote le disse senza voce, con il solo movimento delle labbra, «è morto».
Luigi è quello che ha fatto più fatica. Ai fratelli ha sempre detto: la differenza tra voi e me è che a voi il papà vi ha tenuto in braccio, a me no, io non l’ho mai potuto toccare.